DECRETO ENERGIA IN GAZZETTA – LE NOVITÀ

Comunicazioni generali

Misure contro i rincari delle bollette e dei carburanti nel settore autotrasporto, misure per la competitività delle imprese con crediti di imposta, sostegno alla liquidità e approvvigionamenti nazionali di gas, oltre a semplificazioni per le Fer e politiche di lungo termine come il fondo automotive e il miglioramento delle prestazioni energetiche negli edifici pubblici.

 

 

Questi i principali interventi, per complessivi 8 miliardi di euro, di cui circa 6 destinati al settore energetico-ambientale, inclusi nel Decreto Legge Energia n. 17 del 1 marzo 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e volto a contrastare l’impennata dei prezzi energetici degli ultimi mesi.

 

 

In sintesi, i punti più rilevanti del decreto:

 

  • annullati fino a giugno 2022 gli oneri di sistema per le utenze elettriche sotto e sopra 16,5 kW;
  • Iva gas al 5% per usi civili e industriali fino a giugno 2022;
  • rafforzamento del bonus sociale con 400 milioni di euro;
  • credito di imposta del 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022, riservato alle imprese a forte consumo di energia elettrica;
  • credito di imposta del 15% della spesa sostenuta per acquisto di gas, consumato nel secondo trimestre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, riservato alle imprese a forte consumo di gas.

 

 

In termini di semplificazioni, il decreto prevede che l’installazione, con qualunque modalità, di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, nonché la realizzazione delle opere per la connessione alla rete elettrica, sia da considerare intervento di manutenzione ordinaria e non è quindi subordinata all’acquisizione di permessi, autorizzazioni, atti amministrativi di assenso e autorizzazione paesaggistica.

 

 

Anche il fotovoltaico in area agricola godrà di semplificazioni, sia per gli impianti con moduli a terra che per quelli agrovoltaici. La condizione per entrambi i tipi di impianti è che non occupino più del 10% della superficie agricola aziendale e, per i soli sistemi agrovoltaici, che siano dotati di sistemi di monitoraggio che verifichino e attestino la continuità dell’attività agricola e pastorale sull’area interessata.

 

 

Per gli impianti a rinnovabili di potenza compresa tra 50 e 200 kWp sarà possibile utilizzare il modello unico semplificato previsto dal recente decreto legislativo 199/2021 attuativo della Direttiva RED II. Il Ministero della transizione ecologica emanerà le condizioni e le modalità per l’estensione di quel modello anche a questi impianti entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto.

 

 

Si ricorda infine che entro il 31 marzo deve essere pubblicato il bando da 1,5 miliardi di euro, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), per installare impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici ad uso agricolo, zootecnico e agroindustriale.

 

 

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