Fotovoltaico
L’agrivoltaico rappresenta un’interessante convergenza tra agricoltura ed energia rinnovabile. Questo approccio integrato sfrutta la sinergia tra la produzione agricola e la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, offrendo numerosi vantaggi sia dal punto di vista ambientale che economico.
Cos’è l’agrivoltaico?
L’agrivoltaico è una pratica che consiste nell’installazione di pannelli solari fotovoltaici all’interno di aree agricole, come campi coltivati o serre. Questi pannelli non solo generano energia pulita, ma possono anche migliorare la resa delle colture e la gestione del suolo. Vediamo alcuni aspetti chiave dell’agrivoltaico innovativo:
- Integrazione armoniosa: I pannelli solari vengono posizionati in modo da non interferire con le colture sottostanti. Ad esempio, possono essere montati su strutture verticali o sopra le serre, lasciando spazio per la crescita delle piante.
- Benefici per le colture: L’ombreggiamento fornito dai pannelli solari può ridurre lo stress termico sulle piante, migliorando la fotosintesi e la resa. Inoltre, l’acqua piovana che scorre dai pannelli può essere raccolta e utilizzata per l’irrigazione.
- Riduzione dell’impatto ambientale: L’uso combinato di terreni agricoli e impianti fotovoltaici riduce la necessità di occupare nuove aree per la produzione di energia. Questo contribuisce alla conservazione del territorio e alla protezione dell’ambiente.
- Benefici economici: Gli agricoltori possono ottenere entrate aggiuntive dalla vendita dell’energia prodotta dai pannelli solari. Inoltre, l’agrivoltaico può migliorare la redditività complessiva dell’azienda agricola.
Il Decreto Agrivoltaico Innovativo
In Italia, il Decreto Agrivoltaico Innovativo, pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), promuove la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi di natura sperimentale. L’obiettivo principale è la creazione di almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti, in cui coesistano la produzione di energia pulita e l’attività agricola.
Ecco alcuni punti salienti del decreto:
- Contributo a fondo perduto: Gli impianti agrivoltaici possono beneficiare di un contributo a fondo perduto, finanziato dal PNRR, nella misura massima del 40% dei costi ammissibili. Questo incentivo è abbinato a una tariffa incentivante per l’energia elettrica immessa in rete.
- Regole operative: Entro i prossimi quindici giorni, saranno approvate dal Ministero, su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), le regole operative che disciplineranno le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi.
- Accesso al meccanismo: L’iscrizione a registri specifici o la partecipazione a procedure competitive consentirà l’accesso al meccanismo. Le procedure di registro sono riservate agli impianti di potenza fino a 1 megawatt realizzati da imprenditori agricoli, mentre le procedure competitive riguardano impianti di qualsiasi potenza realizzati da imprenditori agricoli o associazioni temporanee di impresa.
L’agrivoltaico innovativo rappresenta un passo importante verso la sostenibilità energetica e l’ottimizzazione delle risorse agricole. La convergenza tra agricoltura e fotovoltaico apre nuove opportunità per un futuro più verde e produttivo
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